domenica 19 marzo 2017

Euro vs Dollaro. Una contesa persa in partenza?

L’euro ce la farà mai a imporsi sul dollaro come moneta di riferimento a livello mondiale, o almeno a raggiungerne lo stesso livello di riconoscimento? Temo proprio di no. Ecco qui sotto che cosa scrivevo quattordici anni fa in preparazione di Strada Bianca per i Monti del Cielo. Vagabondo sulla Via della Seta, dopo aver viaggiato avanti e indietro per Medio Oriente e Asia Centrale:

«Gli aerei diretti dall’Asia Centrale all’Europa partono di norma nel cuore della notte, in modo da poter arrivare in mattinata negli aeroporti internazionali di destinazione e tornare indietro in giornata. Così anche il mio aereo da Tashkent (Uzbekistan) per l’Italia decolla nel buio più fitto…

«Mi sono concesso qualche ora di sonno, ma quando esco dall’albergo non appartengo precisamente a questo mondo. Né vi appartengo quando arrivo all'aeroporto. Cammino, in pratica, dormendo. Mi si avvicina un ragazzetto che trema dal freddo e si tira le maniche della giacca striminzita sulle mani, che sono paonazze. Ha una bellissima faccia da russo o da scita – non ho voglia di spaccare capelli –, anch'essa arrossata dal freddo. È troppo cresciuto per i vestiti che indossa. Fa il gesto di prendermi la valigia. Io so di non avere più con me neanche un centesimo di moneta uzbeka, quindi gli faccio bruscamente cenno di no. Lui mi guarda con aria dispiaciuta e fa per allontanarsi.

«Per fortuna la sua espressione mi fa svegliare di colpo e rinsavire. Che cosa diavolo mi è venuto in mente? Non posso dare una banconota da un dollaro a questo povero ragazzo, che trema dal freddo nel cuore della notte per guadagnare qualcosa facendo il facchino? Ne ho sempre con me qualcuna proprio per evenienze come questa, e ogni volta rinnovo la mia perplessità circa l'ostinazione della Banca Europea nel non voler emettere banconote da uno o almeno due Euro. Lo sanno quanti piccoli e anche non piccoli servizi si possono pagare in tanti paesi con quei minimi importi, che invece è impossibile pagare con monete metalliche, per il semplice motivo che le monete non le cambia nessuna banca? Quanto a me, mi piglierei semplicemente a sberle, come purtroppo succede non di rado, e sempre in ritardo.


«Riesco a richiamare in extremis il ragazzo e gli affido la valigia. Vuole a tutti i costi prendere anche la borsa a mano. Arrivati in cima alla scala mi fa capire che non può proseguire oltre, e io gli porgo il suo dollaro. Si fruga in tasca e tenta di darmi un resto in moneta uzbeka. Faccio una gran fatica a convincerlo che non deve rendermi proprio niente. Mi stringe la mano con la sua, tutta screpolata, e corre in cerca di altre valigie da portare, con due spallucce strette nel vestitino della festa che si mette per avere un'aria rispettabile e poter fare il facchino nel gelo della notte all'aeroporto. Mi sento letteralmente stringere il cuore…»

Così era nel 2003 e così continua a essere oggi in tutto il Sud e Sud-Est Asiatico, dove ho trasferito il centro di interesse dei miei viaggi.
La gente semplice, in cambio dei suoi piccoli, onesti servizi, o anche di una piccolissima vendita di frutta, di dolcetti, di paccottiglia, continuerà a chiedere “One dollar”. Non può chiedere “One euro” per il semplice motivo che la BANCONOTA da 1 Euro non esiste. E — ripeto — le monete metalliche non sono convertibili in moneta locale: le banche non le accettano. Di conseguenza non valgono niente.
Quindi per il senso comune del mondo intero — eccettuata FORSE l’Europa Comunitaria — la moneta archetipica, la Ur-moneta continua a essere il Dollaro.
E amen, con buona pace della Banca Centrale Europea e dei miopi governanti dell’Europa…

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