venerdì 7 febbraio 2020

A proposito di fake news sui cinesi…

Leggere le accorate lamentazioni di questi giorni sui danni provocati in prospettiva dal ridursi del numero dei turisti CINESI che verranno in Italia mi riempie di inquieti (divertiti, sdegnati?) ricordi.

Autunno 2010, appena tornato dal mio secondo viaggio in Tibet (ottavo in Cina) con discesa in Nepal, a un pranzo in una bellissima villa su un laghetto varesotto, racconto della straordinaria (ripeto "straordinaria") Strada dell'Amicizia che in un lampo porta da 5000 metri a 1300. Chi me l'ha fatto fare!

1) Un'assatanata ospite dei padroni di casa, mai vista prima e mai per fortuna rivista, si mette a urlare che sto mentendo, che quella strada è un tratturo, tenuto in condizioni vergognose dai sopraffattori cinesi per bloccare il Tibet. Ho un bel cercare di spiegarle che è vero: da Kathmandu al confine, in territorio nepalese, è un tratturo, perché evidentemente i poverissimi nepalesi hanno altre comprensibili priorità, ma dal confine di Kodari/Nyalam in su, fino a Lhasa e volendo a Pechino e Shanghai, è un biliardo, oltre che un molteplice miracolo di ingegneria. Niente da fare, sono il solito comunista accecato dall'ideologia e uno squallido mentitore al soldo della bieca Internazionale che mente sapendo di mentire. Tutti i commensali (tra di essi giornalisti e un ex proprietario di giornale) annuiscono convinti e mi guardano con espressioni di sdegnato rimprovero. Mai visto quella strada neanche al cinema, loro, ma amen.

2) Mi scappa di dire (di nuovo: chi me l'ha fatto fare!) che i cinesi che si possono permettere di viaggiare all'estero sono ormai valutati in 250 milioni (nel 2010), quindi da tenere d'occhio come potenziale per il nostro turismo.

Di nuovo, non lo avessi mai fatto. Vengo coperto di rinnovate, furibonde contumelie: sono accecato dall'ideologia, un falsario maoista (mai stato) eccetera. Ho capito che in quella casa di ex amici non sarò mai più invitato. Ci rimetto qualcosa? Io francamente no.

Chissà se adesso tutta quella strana gente, avida di fake news, si lamenta:

1) dell'esistenza appunto delle fake news

2) della presumibile diminuzione dell'afflusso di turisti cinesi in Italia, che magari affliggerà i LORO affari

Chi è il falsario?