Quando mi vengono i nervi, mi metto a frugare ossessivamente per la casa. A fare ordine. È un ottimo antidoto all'agitazione. Mi calma molto, mette ordine anche dentro di me.
Certe volte scendo persino a fare ordine in cantina, tornando indietro sporco come uno spazzacamino.
E non di rado trovo qualcosa di interessante, che credevo gettato stupidamente via, perduto per sempre.
Un cartone pieno di contenitori di pellicole, per esempio, diapositive, colore e bianco e nero. Credevo fosse pieno di bottiglie di vino ed ero sceso in cantina per quello. Invece c'era dentro, in perfetto ordine, un autentico tesoro di mie foto che credevo fosse andato perso addirittura ai tempi del mio trasloco da Firenze a Milano (aprile 1976).
Un'altra volta, ben avviluppata in un sacco nero per la spazzatura, ho riscoperto una bellissima, e credo abbastanza rara, radio BrionVega del 1970 (o prima).
Tra ieri e oggi, invece, in preda a un'autentica coazione a fare ordine, provocata probabilmente dalle notizie parigine, ho trovato un contenitore con una serie di cassette su cui avevo disciplinatamente registrato le mie interviste giornalistiche. Non è che lo facciano tutti. Registrare l'intervista su nastro, intendo dire.
Roba fantastica, compresi due Premi Nobel:
* Golding intervistato per il premio nel 1983;
* Pamuk, intervistato a Istanbul nell'agosto 1992, quando nessuno, almeno in Italia, sapeva chi fosse.
Poi un caleidoscopio che va da Sylvester Stallone a Madonna, da Erica Jong a Wilbur Smith e Clive Cussler.
Allora ho recuperato da un altro involto nero in cantina il mio vecchio registratore TEAC, l'ho connesso con il Mac — funziona ancora perfettamente — e ho cominciato a riversare le interviste in file elettronici di suono.
La mia idea è di metterle online, per esempio attraverso il mio Sito personale. Vedremo. Per adesso comincio a creare i file elettronici…
Certe volte scendo persino a fare ordine in cantina, tornando indietro sporco come uno spazzacamino.
E non di rado trovo qualcosa di interessante, che credevo gettato stupidamente via, perduto per sempre.
Un cartone pieno di contenitori di pellicole, per esempio, diapositive, colore e bianco e nero. Credevo fosse pieno di bottiglie di vino ed ero sceso in cantina per quello. Invece c'era dentro, in perfetto ordine, un autentico tesoro di mie foto che credevo fosse andato perso addirittura ai tempi del mio trasloco da Firenze a Milano (aprile 1976).
Un'altra volta, ben avviluppata in un sacco nero per la spazzatura, ho riscoperto una bellissima, e credo abbastanza rara, radio BrionVega del 1970 (o prima).
Tra ieri e oggi, invece, in preda a un'autentica coazione a fare ordine, provocata probabilmente dalle notizie parigine, ho trovato un contenitore con una serie di cassette su cui avevo disciplinatamente registrato le mie interviste giornalistiche. Non è che lo facciano tutti. Registrare l'intervista su nastro, intendo dire.
Roba fantastica, compresi due Premi Nobel:
* Golding intervistato per il premio nel 1983;
* Pamuk, intervistato a Istanbul nell'agosto 1992, quando nessuno, almeno in Italia, sapeva chi fosse.
Poi un caleidoscopio che va da Sylvester Stallone a Madonna, da Erica Jong a Wilbur Smith e Clive Cussler.
Allora ho recuperato da un altro involto nero in cantina il mio vecchio registratore TEAC, l'ho connesso con il Mac — funziona ancora perfettamente — e ho cominciato a riversare le interviste in file elettronici di suono.
La mia idea è di metterle online, per esempio attraverso il mio Sito personale. Vedremo. Per adesso comincio a creare i file elettronici…
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